Aramidopsis plateni

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Rallo di Platen
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseAves
OrdineGruiformes
FamigliaRallidae
GenereAramidopsis
Sharpe, 1893
SpecieA. plateni
Nomenclatura binomiale
Aramidopsis plateni
(W. Blasius, 1886)
Areale
Areale del rallo di Platen sulle isole di Sulawesi e di Buton

Il rallo di Platen (Aramidopsis plateni W. Blasius, 1886), unica specie del genere Aramidopsis Sharpe, 1893, è un uccello della famiglia dei Rallidi originario di Sulawesi.[2] Deve il nome al suo scopritore, il naturalista tedesco Carl Constantin Platen.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il rallo di Platen è un rallo di medie dimensioni (29–30 cm di lunghezza) riservato e incapace di volare, ben adattatosi alla vita nella foresta. Il piumaggio è prevalentemente grigio, con una macchia rossiccia sulla parte posteriore del collo, la gola bianca e le ali e la coda marroni. I fianchi sono ricoperti da strisce bianche e nere. Le femmine sono simili, ma hanno la macchia rossiccia sul collo più estesa e quella bianca sulla gola più piccola.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Il rallo di Platen vive unicamente nelle foreste pluviali di pianura e collina delle regioni settentrionali, centrali e sud-orientali di Sulawesi, nonché sulla vicina isola di Buton. Si incontra prevalentemente lungo i torrenti, dal livello del mare fino a 1000 m di quota.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

La dieta del rallo di Platen consiste soprattutto di piccoli granchi e lucertole. Emette uno strano richiamo, un ee-orrrr simile al russare di un uomo. Non conosciamo molto sulle abitudini di questa specie, tanto sfuggente che in passato era stata addirittura considerata estinta.

Pochissime persone riescono a farsi un'idea delle difficoltà incontrate dagli ornitologi a riscoprire, soprattutto ai tropici, alcuni rari Rallidi ritenuti ormai estinti. Nel libro Der Vogel Schnarch («L'uccello che russa»), Gerd Heinrich narra come dal 1930 al 1932, in compagnia della moglie e della cognata, tra enormi difficoltà, percorse in lungo e in largo le «foreste montagnose costantemente grondanti umidità» di Sulawesi, e le paludi di palme di sagù di Halmahera, per trovare due Rallidi: il rallo di Platen e il rallo di Wallace. Dopo aver rinvenuto quest'ultima specie, egli scoprì a Sulawesi, a prezzo di indicibili sforzi, il «rallo che russa», il vero e proprio scopo della spedizione.

«Con leggeri colpi decisi il coltello che avevo scelto proprio per queste operazioni recide qua e là i viticci che si avvinghiano alle mie gambe o mi ostacolano il cammino. I miei piedi cercano tastoni a ogni passo un posto su cui posarsi cautamente, silenziosamente. Centimetro dopo centimetro mi sposto con estrema prudenza, ora ritto ora strisciando attraverso la macchia. A ogni passo si deve cercare, con la volontà tesa allo spasimo, di non fare il minimo rumore. [...] Ma... che cosa è stato? Un suono che sembra un brontolio, rassomiglia alla voce del facocero; no, più ancora a un sordo russare! In questo attimo mi irrigidisco e rimango immobile, e mentre il suono si ripete una, due volte, mi faccio piccolo piccolo, e mi immergo senza accorgermene nella folta vegetazione che ricopre il terreno. Il brontolio continua, dapprima lontano, poi sempre più vicino. I minuti passano, o sono ore? Non lo so più. Tutto il mio essere è concentrato in due orecchie che stanno in ascolto e in due occhi che in una folle tensione cercano di penetrare la macchia davanti a me. Laggiù qualcosa si è mosso, alcuni steli tremolano, il peduncolo di una foglia vibra. Le mie mani imbracciano strettamente il fusto del fucile. Di nuovo si muove: è un becco rossiccio? Lo sparo lacera con uno schianto il silenzio della foresta. Ho colpito giusto e... che cosa era? A lunghi balzi attraverso la boscaglia e mi porto sul punto al quale ho mirato. A terra giace un uccello con strisce bianco-nere sotto le ali e il robusto becco parzialmente rosso: il rallo di Platen, l'uccello che russa.[3]»

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Il rallo di Platen è minacciato dalla deforestazione, dalla caccia e dalla predazione da parte di specie introdotte dall'uomo. È specie protetta dal 1972 e ne rimangono circa 15.000 esemplari.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Aramidopsis plateni, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Rallidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 12 maggio 2014.
  3. ^ Heinrich, G. (1932). Der Vogel Schnarch: zwei Jahren rallenfang und urwaldforschung in Celebes. D. Reimer, E. Vohsen.

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