Suore oblate di Sant'Antonio di Padova

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Le Suore Oblate di Sant'Antonio di Padova (sigla O.S.A.P.) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio.[1]

La congregazione fu fondata il 28 gennaio 1905 a Mesagne da Augusta Succi con il consenso di Salvatore Palmieri, arcivescovo di Brindisi: agli inizi l'istituto incontrò numerose difficoltà e si pensò di sopprimerlo, ma grazie al sostegno del nuovo arcivescovo di Brindisi, il francescano Tommaso Valerio Valeri, riuscì a consolidarsi.[2]

L'istituto, aggregato all'ordine dei frati minori dal 12 gennaio 1916, ricevette un primo riconoscimento pontificio il 2 febbraio 1954 e il decreto di lode il 17 maggio 1952.[2]

Attività e diffusione

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Le suore si dedicano all'educazione e all'istruzione della gioventù e alla cura dei malati negli ospedali.[2]

Oltre che in Italia, sono presenti in Congo-Brazzaville e in India;[3] la sede generalizia è a Brindisi Casale.[1]

Alla fine del 2015 l'istituto contava 123 religiose in 19 case.[1]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2017, p. 1578.
  2. ^ a b c Giancarlo Rocca, DIP, vol. VI (1980), col. 614.
  3. ^ Storia della Congregazione, su congregazionesuoreantoniane.org. URL consultato il 16 agosto 2021.
  • Annuario Pontificio per l'anno 2017, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2017. ISBN 978-88-209-9975-9.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.

Collegamenti esterni

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