Rhacophoridae

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Rhacophoridae
Polypedates leucomystax
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseAmphibia
SottoclasseLissamphibia
OrdineAnura
FamigliaRhacophoridae
Hoffman, 1932
Sottofamiglie
Rhacophorus malabaricus

I Racoforidi (Rhacophoridae Hoffman, 1932) sono una famiglia di anfibi anuri diffusi principalmente in Africa e in Asia[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Le specie di questa famiglia hanno dimensioni varie, da un minimo di 1,5 centimetri a un massimo di 12[2]. La gran parte delle specie di questa famiglia vive sugli alberi[1][2]. Dotati di ventose che permettono di aderire alle superfici[1], i racoforidi comprendono anche alcune specie note come rane volanti, caratterizzate dalla presenza di lembi di pelle fra le dita o fra le zampe[3] che permettono loro di effettuare salti molto lunghi, simili a voli, da un albero a un altro[1].

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Sovente la riproduzione avviene sugli alberi[2]: durante l'amplesso le rane sbattono le zampe in modo da formare una schiuma, nella quale vengono deposte le uova, coperte successivamente da liquido seminale[1][2]. In alcune specie, la riproduzione avviene in gruppo e la schiuma viene posta sopra una sorgente d'acqua, in modo che i girini, appena nati, cadano in acqua[2].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia comprende 434 specie suddivise in due sottofamiglie:[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Giuseppe Minelli, 25. Le Rane (Ranidi, Racoforidi), in Storia della vita e degli animali, volume 3, Editoriale Jaca Book, 1987, ISBN 9788816570368. URL consultato il 19 settembre 2012.
  2. ^ a b c d e (EN) Richard G. Zweifel, Encyclopedia of Reptiles and Amphibians, a cura di H.G. Cogger e R.G. Zweifel, San Diego, Academic Press, 1998, pagine 99–100, ISBN 0-12-178560-2.
  3. ^ (EN) Sunny Shah e Rachna Tiwari, aggiornato da Tate Tunstall, Rhacophorus nigropalmatus, Wallace's Flying Frog, su amphibiaweb.org, AmphibiaWeb, 29 novembre 2001 (aggiornato il 12 aprile 2003). URL consultato il 19 settembre 2012.
  4. ^ (EN) Frost D.R. et al., Rhacophoridae Hoffman, 1932 (1858), in Amphibian Species of the World: an Online Reference. Version 6.0, New York, American Museum of Natural History, 2014. URL consultato il 22 gennaio 2021.

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