Heptanthus

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Heptanthus
Immagine di Heptanthus mancante
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi II
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùNeurolaeneae
SottotribùHeptanthinae H. Rob., 1978
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùHeliantheae
SottotribùHeptanthinae
GenereHeptanthus
Griseb., 1866
Specie
(vedi testo)

Heptanthus Griseb., 1866 è un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae. È l'unico genere della sottotribù Heptanthinae H. Rob., 1978.[1]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome del genere (Heptanthus) deriva da due parole greche e significa "sette fiori" e fa riferimento all'infiorescenza delle specie di questo genere.[2]

Il nome scientifico del genere è stato definito dal botanico germanico August Heinrich Grisebach (1814-1879) nella pubblicazione "Catalogus Plantarum Cubensium, exhibens collectionem Wrightianam aliasque minores ex insula Cuba missas, quas recensuit A. Grisebach. Lipsiae - 148" del 1866[3], mentre il nome scientifico della sottotribù (Heptanthinae), derivato al suo unico genere, è stato definito per la prima volta dal botanico Harold Ernest Robinson (1932-) nella pubblicazione "Phytologia; Designed to Expedite Botanical Publication. New York - 41(1): 41" del 1978.[4]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Le specie di questo genere hanno un habitus erbaceo perenne, formano delle rosette basali e in alcuni casi presentano dei cauli spessi e persistenti.[5]

Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alterno; le lamine hanno un contorno da lanceolato a ovato o cordiforme; sono lungamente picciolate; possono essere intere o con profondi lobi (talvolta sono trilobate).

Le infiorescenze sono composte da capolini di tipo radiato, solitari in posizione ascellare con lunghi peduncoli. I capolini sono formati da un involucro a forma campanulata composto da diverse squame (o brattee) disposte in modo embricato su 1 - 2 serie al cui interno un ricettacolo convesso e sprovvisto di pagliette, fa da base ai fiori di due tipi: quelli esterni del raggio e quelli più interni del disco. Le squame sono subuguali a consistenza da erbacea a cartacea.

Formula fiorale: per queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:

* K 0/5, C (5), A (5), G (2), infero, achenio[6]

I fiori sono tetraciclici (a cinque verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori del raggio sono femminili, le corolle sono colorate di giallo o giallo-crema; le ligule sono trilobate. I fiori del disco sono funzionalmente maschili con corolle pentamere (o anche a 4 o 6 lobi), tubolari, colorate di giallo con evidenti canali resinosi di colore rosso. Il calice è ridotto ad una coroncina di squame.[7]

L'androceo è formato da 5 stami con filamenti liberi, pelosi e antere saldate in un manicotto circondante lo stilo.[7]

Il gineceo ha un ovario uniloculare infero formato da due carpelli.[7]. Gli stigmi dello stilo dei fiori del disco sono densamente papillosi e ghiandolosi. Lo stilo dei fiori del raggio ha le superfici stigmatiche divise, è affusolato e privo di papille.

I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni dei fiori del raggio hanno una forma obconica, a sezione cilindrica, sono colorati di nero o bruno scuro, la superficie è percorsa da alcuni tricomo ghiandolari, altrimenti è glabra e rugosa, specialmente nella metà basale. Il pappo è formato da alcune, subuguali, corte scaglie cigliate più piccole delle corolle dei fiori del disco che crescono dopo l'antesi.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La distribuzione delle specie di questo genere è unicamente relativa all'isola di Cuba.[5][8]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di appartenenza del genere (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale e comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[9] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[10]). La sottofamiglia (Asteroideae) è una delle 12 sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Asteraceae, mentre Neurolaeneae è una delle 21 tribù della sottofamiglia. La tribù Neurolaeneae a sua volta è suddivisa in 3 sottotribù (Heptanthinae è una di queste).
In precedenza questo genere era descritto all'interno della tribù Heliantheae e della sottotribù Heptanthinae H. Robinson (Robinson, 1981[11]).[12]

Specie del genere[modifica | modifica wikitesto]

Il genere Heptanthus è formato da mezza dozzina di specie:[13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Heptanthus [collegamento interrotto], su Global Compositae Checklist. URL consultato il 27 gennaio 2015.
  2. ^ David Gledhill 2008, pag. 196.
  3. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 25 febbraio 2013.
  4. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 25 febbraio 2013.
  5. ^ a b Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 418.
  6. ^ Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 20 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).
  7. ^ a b c Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  8. ^ Global Compositae Checklist [collegamento interrotto], su compositae.landcareresearch.co.nz. URL consultato il 26 febbraio 2013.
  9. ^ Judd 2007, pag. 520.
  10. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  11. ^ Robinson 1981, pag. 46.
  12. ^ Funk & Susanna 2009, pag. 705.
  13. ^ Global Compositae Checklist [collegamento interrotto], su compositae.landcareresearch.co.nz. URL consultato il 26 febbraio 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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